Come scegliere i pannelli fonoassorbenti per l’isolamento acustico

Devi isolare un ambiente? Hai bisogno di insonorizzare il tuo appartamento o un ufficio? Cerchi il rivestimento giusto per la tua sala di registrazione? Oppure vuoi semplicemente capire come scegliere i pannelli insonorizzanti? Bene, sei arrivato nel posto giusto!

In questo articolo ci occupiamo di come scegliere un pannello fonoassorbente. Poiché ne esistono di tante tipologie e materiali diversi, alcuni adatte a certe situazioni e non ad altre, è opportuno approfondire per capire quale sia la tipologia migliore che possa fare al caso vostro.

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Di seguito analizzeremo le classi di assorbimento acustico proprie dei diversi tipi di pannello, e approfondiremo quali sono i materiali fonoassorbenti migliori in relazione alle singole necessità .

Le classi di fonoassorbimento

Poiché i pannelli acustici in alcuni casi sono utili, ad esempio in un appartamento, ma in altri sono davvero indispensabili, per esempio in una sala di registrazione musicale, è stata stabilita una normativa di qualità ben precisa che distingue i pannelli in classi di fonoassorbimento.

La normativa è la UNI EN ISO 11654, che spiega come calcolare il coefficiente di fonoassorbimento ponderato, il valore che permette la classificazione; dal valore, poi, si procede con l’identificazione della classe. Il valore ha un minimo di 0, che significa nessuna assorbenza, e un massimo di 1, che significa assorbimento assoluto.

Le classi risultanti sono:

  • Classe A: altamente assorbente, coefficiente da 0,90 ad 1;
  • Classe B: altamente assorbente, coefficiente da 0,80 a 0,90;
  • Classe C: molto assorbente, da 0,60 a 0,80;
  • Classe D: assorbente, da 0,30 a 0,60;
  • Classe E: poco assorbente, da 0,15 a 0,30;
  • Non classificato: nessuna assorbenza, di solito è il materiale fonoisolante.

Le classi di fonoassorbimento devono essere conosciute soprattutto perché quando si sceglie un pannello è molto importante che sia stabilita la classe, che costituisce l’indicazione principale che ci permette di conoscere il risultato prima dell’installazione del pannello (visto che può essere difficile toglierlo dopo, in caso di insoddisfazione). Se un pannello non è certificato secondo la norma UNI, è meglio evitarlo perché il risultato sarà incerto.

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La normativa sull’inquinamento acustico

Le necessità di isolamento acustico non dipendono (solamente) dalle necessità personali ma anche alla normativa sull’inquinamento acustico, secondo il D.P.C.M. del 5 Dicembre 1997 e successive modifiche.

Il decreto stabilisce sostanzialmente il limite dei rumori che possono uscire da un edificio, quindi tra unità immobiliari differenti ma anche per scuole, palestre, impianti e simili. Questo varia molto le singole esigenze di isolamento, perché i pannelli necessari cambiano in base al quantitativo di rumore emesso in quanto, secondo la normativa, i test acustici vanno effettuati ad edificio terminato (dal punto di vista edilizio).

I test sull’inquinamento fanno poi riferimento ad una serie di norme UNI EN, norme che definiscono le tipologie di misurazione e i limiti da non superare in base alle diverse necessità.

I pannelli fonoassorbenti per le varie necessità

Di seguito cercheremo di capire qual è la migliore tipologia di pannello fonoassorbente in base alle singole necessità per l’assorbimento acustico.

Isolamento acustico dell’edificio

L’isolamento acustico degli edifici viene effettuato direttamente durante la costruzione dell’edificio, utilizzando pannelli in muratura integrati direttamente nella struttura; a meno di fare una ristrutturazione, non è possibile aggiungerli successivamente.

In questo caso non si inseriscono però dei pannelli fonoassorbenti, bensì dei blocchi fonoisolanti che sono in pratica dei mattoni, particolari e con una forma tale da bloccare la trasmissione del suono dall’interno all’esterno dell’edificio che, però, non assorbono il suono.

Isolamento acustico delle pareti

La situazione cambia nel caso in cui si debba isolare una parete, per esempio quella di un ufficio all’interno di un’azienda (per non sentire i rumori).

In questo caso il pannello fonoassorbente si mette su una parete, e poi viene ricoperto da una controparete in cartongesso che permette di scomparire. I pannelli fatti in questo modo diventano strutturali, e devono quindi avere una serie di caratteristiche:

  • Essere solidi, quindi resistere agli urti e alla trazione;
  • Non degradare nel corso del tempo;
  • Essere ignifughi, per questioni di sicurezza.

Poste queste caratteristiche, i pannelli fonoassorbenti possono essere di tipo diverso, perché si va dai pannelli meno assorbenti come quelli in tessuto a quelli in legno (non infiammabile), per arrivare ai pannelli più ingombranti, ma anche più assorbenti, costituiti dai materiali sintetici, che garantiscono un assorbimento migliore.

Questo tipo di isolamento è indicato sia per gli appartamenti, magari per una sola stanza, sia per gli uffici. Il risultato dipende molto dal rumore che si vuole bloccare, ma questi pannelli devono essere almeno di classe D.

Isolamento acustico delle pareti senza copertura per sale conferenze

Non tutti vogliono mettere una controparete in cartongesso davanti ai pannelli fonoassorbenti. Questo perché il cartongesso ha una (bassa) capacità isolante, per cui se il pannello assorbe i rumori esterni rischia di creare un riverbero nella stanza che non sempre è desiderato.

Per questo esistono dei pannelli fonoassorbenti senza copertura, cioè a vista: sono utilizzati non per gli uffici ma per le sale conferenze, per i teatri, per le sale congressi e in qualunque ambiente sia necessario migliorare le capacità acustiche.

Questi pannelli possono essere in materiale sintetico, anche se di solito non è così a causa dell’aspetto estetico non ottimale, oppure in legno, che offre un design molto migliore. In certi casi sono utilizzati anche pannelli forati in metallo, verniciato, che offrono le stesse caratteristiche. Per ottenere risultati ottimali sono consigliati pannelli che facciano almeno parte della classe C.

Isolamento acustico dei locali

I locali diversi da quelli indicati sono tutte le attività in cui si viene a creare del rumore che deve essere sia riflesso che assorbito dalle pareti, in conformità alle normative.

Questo tipo di isolamento è indicato per le scuole, i ristoranti, i bar, i locali per le esposizioni dove viene a crearsi molto rumore.

In questo caso bisogna procedere per isolare il controsoffitto (come vedremo più avanti) e anche per l’insonorizzazione delle pareti, come indicato al precedente punto ma con necessità, sulle pareti, di utilizzare pannelli che appartengano almeno alla classe C.

Isolamento acustico delle aziende

L’isolamento acustico delle aziende è di solito un modo per evitare l’uscita dei rumori interni, piuttosto che il blocco dei rumori esterni.

Tuttavia non è semplice definire una tipologia di pannelli fonoassorbenti adatti a questo tipo di necessità, che cambiano in base alla struttura dell’azienda e delle pareti, dei macchinari utilizzati (sono infiammabili? sono grandi?) e naturalmente in base alle dimensioni delle stanze dell’azienda.

I materiali utilizzabili sono quindi tantissimi e diversi, che variano in base alle singole necessità aziendali.

Isolamento delle sale di registrazione

Le sale di registrazione sono una delle tipologie di edifici in cui il fonoassorbimento è più importante. Infatti, non solo (per non contravvenire alle normative) è necessario per proteggere le persone che si trovano all’esterno dell’edificio, ma anche per motivi tecnici: il suono non solo non deve passare dalla parete, ma deve essere assorbito, altrimenti crea del riverbero che comprometterebbe il lavoro di chi utilizza la stanza.

Per questi utilizzi i pannelli migliori sono quelli che garantiscono il maggior assorbimento, perché non si bada all’estetica, e sono i pannelli in materiali espansi, che siano almeno di classe B, meglio se di classe A. In questo caso però non si considera solamente la classe di assorbimento, perché è importante che il riverbero che si viene a creare sia tenuto sotto controllo, cosa che viene fatta con ulteriori test da effettuare in loco prima di mettere i pannelli, da parte dei tecnici specializzati.

La stanza deve essere particolarmente grande, perché i pannelli in questo caso sono solitamente flottanti, cioè distaccati dalla parete originale; questo permette di inserire dietro ai pannelli che assorbono anche un materiale fonoisolante, che permetta di evitare la trasmissione del suono ad altre stanze.

Isolamento dei controsoffitti

L’isolamento acustico dei soffitti deve tenere conto di diversi fattori. Il primo è di tipo ingegneristico, nel senso che i pannelli non devono essere troppo pesanti in relazione al tipo di struttura; il secondo è che ci può essere necessità contemporanea sia dell’isolamento acustico che dell’isolamento termico, che vengono uniti in un unico pannello.

Per isolare i controsoffitti e non sentire, per esempio, i passi dei piani superiori, si utilizzano o i pannelli in lana, di vetro o roccia, per la loro leggerezza (se non si necessita dell’isolamento termico), oppure i pannelli in legno, poiché il legno non è un conduttore di calore ed ha sia la capacità di isolamento acustico che termico.

Isolamento dei pavimenti

L’isolamento acustico dei pavimenti che permetta, ad esempio, di limitare i rumori che vengono da un piano sottostante non è semplice e, nella maggior parte dei casi, è poco efficace.

Infatti permane il problema della pesantezza dei pannelli (se sotto c’è il terreno non c’è necessità di isolamento, per cui sotto il pavimento deve essere presente un’altra stanza), che influisce sulla capacità di fonoassorbimento. Per questo motivo vengono utilizzati, come nel caso precedente, i pannelli in tessuto, che non portano problemi nella struttura ma non sono nemmeno troppo isolanti per il rumore.

Isolamento degli impianti termici e idraulici

Una delle necessità principali per la scelta dei pannelli fonoassorbenti è quella che riguarda l’isolamento degli impianti sia termici che idraulici, comprese le tubature e le autoclavi.

In questo caso i pannelli non si trovano vicino alla tubatura, per cui il consiglio migliore è quello di scegliere i pannelli in lana di vetro o di roccia, che è idrorepellente e facilmente applicabile anche in punti stretti o difficili da raggiungere. Questo tipo di pannello permette il passaggio del calore, per cui si evitano i rischi di temperatura eccessiva (per questi tipi di impianti la temperatura raggiunta non supera i 100 gradi, per cui la possibilità che il pannello si infiammi è trascurabile).

Isolamento degli impianti di areazione

Situazione diversa è quella relativa agli impianti di areazione, per cui si consigliano i pannelli in materiali sintetici espansi soprattutto per la loro capacità ignifuga.

Infatti, in caso di incendio le fiamme potrebbero trasmettersi con l’aria e incendiare il materiale dell’impianto, che potrebbe causare un danno maggiore ed essere pericoloso per chi si trova nell’edificio.

Se vuoi approfondire ulteriormente l’argomento, ti suggerisco anche di leggere il nostro approfondimento su cosa sono i pannelli fonoassorbenti e come sono fatti, molto utile per capire come funziona questo tipo di rivestimento per l’isolamento acustico.

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