Vuoi acquistare una nuova asciugatrice ma non sai quale scegliere? Leggi attentamente la nostra guida, sempre aggiornata, che ti aiuterà a comprendere quale sia il prodotto migliore per te.
La lavatrice è un elettrodomestico immancabile in qualsiasi abitazione. Ma da qualche anno, è affiancata da una nuova “collega” altrettanto fondamentale: l’asciugatrice. Sebbene nel nostro Paese, complice il bel clima, la diffusione di questo apparecchio sia stata un po’ più lenta che nel nord Europa, ormai è boom di vendite anche da noi.
I vantaggi sono molti:
- basta stendini in giro che occupano molto spazio e sono brutti da vedere;
- niente più umidità sui muri del bagno;
- eliminate le montagne di panni sporchi in attesa che il carico precedente asciughi;
- molti meno panni da stirare;
Dall’asciugatrice in poche ore escono capi morbidi, pronti per andare nell’armadio o per una veloce stiratura.
Cos’è un’asciugatrice e a cosa serve
L’asciugatrice è un elettrodomestico che permette un’asciugatura del bucato molto rapida (solitamente occorono poche ore) ed omogenea, che permette anche una stiratura molto più semplice e veloce.
Probabilmente è il più recente elettrodomestico entrato nelle nostre case, all’aspetto è molto simile a una lavatrice, e ha anche le medesime dimensioni. E’ dotata sempre di cestello, che ruota mentre il bucato asciuga; questo permette che non si formino pieghe o grinze troppo difficili da eliminare con il ferro da stiro.
Anzi, in certi casi, soprattutto con i tessuti sintetici, il ferro da stiro non serve nemmeno più.
Il vantaggio dato da una asciugatrice, infatti, non si limita solo al fattore tempo. Certo, poter asciugare le lenzuola in meno di 3 ore rispetto a stenderle per almeno mezza giornata (in estate se c’è il sole, o l’aria non è umida) è già di per sé una grande comodità.
E questo senza calcolare il tempo risparmiato anche non avendo più necessità di stendere un intero carico.
Ma è anche la qualità del tipo di asciugatura, a fare la differenza. I capi escono morbidi, e i tessuti durano più a lungo. Non rischiano di scolorire o di ingiallirsi, perché messi al sole.
Inoltre, ne beneficia anche la casa. Stendere in bagno, per esempio, significa accumulare umidità, che si attacca ai muri. Bisogna lasciare la finestra aperta anche in inverno, con sbalzi di temperatura che influiscono sul riscaldamento. La asciugatrice rende quindi un gran servizio.
Il meccanismo in fondo è semplice: introdurre aria calda nel cestello per far asciugare i panni. Il cestello ruota continuamente, nelle due direzioni, così da esporre tutti i capi al calore in modo uniforme. Non solo: il movimento continuo limita la formazione di pieghe e grinze, così da facilitare il lavoro col ferro da stiro.
Come scegliere un’asciugatrice: le caratteristiche più importanti
A questo punto, non resta che capire quale possa essere il modello migliore da acquistare. Dipende principalmente dalle esigenze personali: un single o una famiglia di 5 persone avranno bisogno di due apparecchi diversi. Anche lo spazio a disposizione influisce sulla decisione finale.
Oltre, naturalmente, alle caratteristiche stese dell’elettrodomestico. Vediamo quali sono le tipologie di asciugatrice, e che differenze presentano.
Asciugatrici a pompa di calore o a condensazione?
Sono principalmente due i meccanismi che regolano il funzionamento delle asciugatrici: a pompa di calore oppure a condensazione.
Il meccanismo interno di una asciugatrice a pompa di calore ricorda quello di un condizionatore quando viene utilizzata la funzione per riscaldare. Il motore interno sfrutta un circuito per generare e diffondere il calore nel cestello.
Man mano che si forma umidità, data dall’asciugatura stessa, la pompa di calore si ferma e l’umidità viene trasformata in acqua ed eliminata, tramite il tubo di scarico. Alcuni modelli hanno un serbatoio da svuotare a mano; questi apparecchi necessitano quindi solo di una presa di corrente.
L’asciugatrice a condensazione, invece, funziona con una resistenza elettrica che genera calore, un po’ come accade con un forno elettrico. La resistenza è solitamente posta sul retro, adeguatamente isolata; il calore è poi spinto all’interno del cestello da una ventola, in modo anche che sia diffuso in maniera omogenea.
Questa tipologia di elettrodomestico è di costruzione molto semplice. Per questo le asciugatrici a condensazione sono più economiche, al momento dell’acquisto. Bisogna però considerare che la resistenza elettrica consuma molto in termini di corrente; infatti le asciugatrici a condensazione hanno una classificazione energetica al massimo B o anche C.
Le asciugatrici a condensazione, invece, sono quasi sempre in classe A, perché richiedono poca energia per “soffiare” aria calda all’interno del cestello. Quindi, nonostante il prezzo iniziale più alto, i costi in bolletta abbattono l’investimento.
Quale scegliere dipende quindi da fattori economici. Per un uso sporadico, la asciugatrice a condensazione potrebbe essere la scelta migliore. Ma se cercate un elettrodomestico da usare quotidianamente, con capacità importanti e ottime prestazioni, orientatevi decisamente su una asciugatrice a pompa di calore.
Capacità di carico e prestazioni
La capacità di carico di ogni asciugatrice, come la lavatrice, dipende dal modello e dalle dimensioni.
In linea di massima, le asciugatrici a condensazione, proprio per la semplicità del meccanismo interno, richiedono poco spazio. Sono quindi spesso Slim, di profondità ridotta, anche solo 45 cm. Molto comode da installare in poco spazio, raramente però superano i 4 kg di carico.
Le asciugatrici a pompa di calore, invece, raggiungono capacità diverse. Partono dai 6 kg, ma possono arrivare ad asciugare fino a 9 kg di bucato. Nelle case in cui c’è necessità di lavare molto spesso lenzuola o asciugamani, questa capienza è utile. Attenzione però: maggiore è la quantità di bucato, più difficile è ottenere una asciugatura omogenea, perché comunque resta meno spazio fra i capi e i tempi, ovviamente, si allungano.
In generale inoltre, sebbene entrambe le tipologie regalino vestiti asciutti, l’asciugatrice a pompa di calore offre prestazioni migliori. Il bucato esce particolarmente morbido, e l’umidità è completamente eliminata, proprio grazie al ciclo alternato calore – eliminazione dell’acqua.
Efficienza energetica e bassi consumi
In questo confronto la lotta è impari: senza alcun dubbio vince la asciugatrice a pompa di calore. Se classificata come A++ consuma 1,77 kW ora, ovvero circa il 58 per cento in meno rispetto a quelle a condensazione. Gli apparecchi in classe A+++ scendono a 1,45 kW ora, con un risparmio del 65 per cento rispetto all’altra tipologia.
Le asciugatrici a condensazione possono arrivare anche a consumare 4 kW ora. Non solo: i tempi di asciugatura sono più lunghi. Quindi, oltre a consumare di più a parità di tempo, devono anche funzionare per periodi più lunghi.
Per questo per un uso continuo è indicata la asciugatrice a pompa di calore, perché offre risultati eccellenti uniti a bassi consumi. Sebbene il prezzo iniziale sia più alto, questo sarà ammortizzato in bolletta in poco tempo.
Con una asciugatrice a condensazione, se non ben calibrata nel suo utilizzo, si rischia di avere sorprese poco piacevoli a fine mese.
Carica dall’alto oppure frontale
Come per le lavatrici, anche le asciugatrici possono essere dotate di oblò per la carica del bucato frontale, oppure di coperchio superiore per la carica dall’alto.
L’utilizzo dell’apparecchio in sostanza non cambia, le prestazioni leggermente sì. Quasi tutte le asciugatrici con carica frontale sono a pompa di calore, con tutti le caratteristiche sopra descritte. Hanno solitamente un cestello più capiente, quindi permettono un carico maggiore, ma anche un movimento più ampio del bucato e quindi un livello migliore di asciugatura.
Le asciugatrici a condensazione, permettendo misure più contenute, sono spesso Slim e presentano la carica dall’alto. Questo modello l’ideale in spazi angusti, magari in un angolo di un bagno piccolo; non serve nemmeno prevedere lo spazio per l’oblò. Per un monolocale, è la scelta ideale.
La carica dall’alto però esclude completamente la possibilità di porre l’asciugatrice in colonna, sopra la lavatrice; lo sportello sarebbe troppo in alto.
Conclusioni
Analizzate tutte le caratteristiche, non resta che individuare il modello più adatto alle proprie esigenze. Bisogna infatti sempre partire da queste. Se la vostra abitazione vi costringe a scegliere un modello Slim, è inutile cercare asciugatrici da 9 kg di carico. Prendetene una da 5 kg; potrete comunque dimezzare i tempi di asciugatura, dando priorità ai capi di cui avete bisogno e lasciando gli altri sullo stendino.
Se pensate di utilizzare l’apparecchio ogni giorno a pieno carico, orientatevi su una asciugatrice a pompa di calore, che vi farà risparmiare in bolletta. Se invece pensate di usarla un paio di volte a settimana, perché siete single o perché preferite stendere sul terrazzo tranne nei giorni di pioggia, allora potete risparmiare qualcosa sull’acquisto con una asciugatrice a condensazione.